Come primo step, abbiamo effettuato un sopralluogo in azienda per valutare la fattibilità del lavoro, per raccogliere informazioni approfondite rispetto ai dati di cui il cliente era già in possesso e riguardo le caratteristiche degli appezzamenti, per scattare fotografie di dettaglio e per porre domande specifiche sulle tipologie di coltura in campo e da piantare in seguito.

Viste le necessità del cliente emerse dopo questa attività preliminare, è partita l’attività di mappatura vera e propria, che è stata portata a termine utilizzando il sensore iScan rispetto al sensore U3. Il sensore iScan è utile per mappare la tessitura (sabbia, limo e argilla), la CSC, capacità di scambio cationico (per sapere quanto sono disponibili gli elementi per la pianta) e la sostanza organica presente nel suolo, che può essere utilizzata per la nutrizione della pianta.

A seguito della raccolta e della registrazione dei dati grezzi, complessivi di tutta la superficie, abbiamo avviato una fase di campionatura per effettuare delle analisi di laboratorio approfondite su specifiche aree campione omogenee appositamente selezionate. Successivamente, i dati grezzi registrati dal sensore sono stati uniti con i risultati delle analisi  di laboratorio dei campioni ottenendo come risultato una mappatura del suolo completa e affidabile nelle informazioni di dettaglio.